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Dalla seconda lettera di Maledetto Sedicesimo al Presidente (XVI-IX-MMIX)
Esimio Presidente
nonché devoto sostenitore della Vera Luce maledettina, è con improvviso
stato di latente tensione che sono gentilmente a chiederLe lumi circa
il tanto agognato Nuovo Corso Manipolo. Ho ricevuto infatti notevoli
pressioni da parte di molti adepti e fedeli, nonché da alcune delle più
alte e degne figure del mio entourage perchè io faccia un appello e
aiuti a dipanare la matassa. So bene quali e quante difficoltà,
avversità, malvagità (e Le dirò che io ne sono l'esempio vivente) un
paladino del Bene deve superare per poter farlo trionfare, e quanti
orrendi mostri, vecchi, canuti, barbuti, pazzi, ladri, folli, papalini,
cinghiali, lucertoloni, farabutti, crucivendoli, galline, parabolari,
storpi, natimmale ,dissennati, lupimannari, zoppi, portatori di scabbia
e creste di gallo un buon soldato della Giusta Fede debba abbattere per
portare a termine la sua missione... e non v'è dubbio, mio carissimo,
che Lei ne sia un eccelso interprete e che, come sempre, abbia riportato
ancora una volta la piena vittoria su tutti i fronti. Ma, come ben
saprà, la subdola serpe è sempre in agguato, pronta a guizzare
viscidamente fuori dalla Tana e ad azzannare al collo... Vostro M.XVI
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