Pagella 2005-2006

 

 

Alessandro Manera

Negli Awards 2006 è arrivato secondo come Miglior Giocatore, Miglior Difensore e Giocatore Più Migliorato; questo rende l'idea di che fantastica stagione abbia disputato il Messicano. Oltre al proverbiale contributo difensivo e a rimbalzo, si è distinto per un evidente il salto di qualità in attacco. Non più solo sponda e bloccatore granitico, "il tiro con cui ha vinto il CSI" gli ha donato grande sicurezza nei suoi mezzi offensivi, ora guarda il canestro e mette con continuità un interessante jump dai 3-5 metri anche con bacio al tabellone. Durante le finali soffre, più d'ogni altro Manipolo, il "Platoon System" che non gli da la continuità necessaria per esprimersi. Inestimabile il lavoro svolto con i volenterosi Manipoli in Tana delle Tigri.

PROMOSSO

 

Enrico Dalla Riva

La prima parte di stagione è da leccarsi i baffi: ogni volta che alzava la mano erano 3, devastante. In seguito le sue percentuali calano proporzionalmente all'aumento del peso, ciò lo fa soffrire esageratamente in difesa per un giocatore da quintetto. Ricalibra il mirino ai play-off; mette triple di capitale importanza e il ventello finale regala al Manipolo il terzo posto. Polemico fuori misura (non salutava mai nessuno all'ingresso in spogliatoio!!!), fa appelli di fine stagione per un futuro cambio dell'insopportabile atteggiamento, qualcosa si è già mosso... vedremo.

PROMOSSO CON 7 IN CONDOTTA

 

Attilio Cinquegrani

L'anno sabbatico post-laurea per una presunta incompatibilità col Coach gli fa poco onore. Sarebbe stato utile un altro tiratore. Possibilità di rivederlo in maglia Manipolo pochissime, più probabile in altri colori; in tal caso i senatori hanno già dichiarato che perderebbe tutti i benefici maturati...

BOCCIATO

 

Christian Pisano

Vigliaccamente uscito dal Manipolo, nessuno ne ha sentito la mancanza.

BOCCIATO

 

Riccardo Ballotto

Parte volenteroso ma, per la latitanza della Immucci Connaction, si ritrova a giocare parecchi minuti da play. Manifesta la sua incapacità a vestire il ruolo, tuttavia fatica a trovare spazio tra le guardie Manipole e diventa inutilmente polemico, non riuscendo mai ad andare in campo senza strafare. La zona per lui è un rebus irrisolvibile e ci si schianta spesso e volentieri. Il problema del giovane è di approccio mentale perchè le qualità per fare bene le ha, sicuramente; lo dimostra giocando un paio di ottime partite alla fine della regular season, per poi rismarrirsi alle finali. Si candida come Coach per l'anno prossimo.

PROMOSSO MA POTREBBE FARE DI +

 

Alessandro Gardin

From Zero to Hero: da giocatore nullo al 3/3 della finalina. Allenatosi con continuità e con le orecchie drizzate per carpire ogni consiglio, è diventato, in soli due anni,  un giocatore in grado di tenere dignitosamente il campo. Ora, per entrare stabilmente in rotazione, il ragazzone deve piegare le ginocchia per difendere e, nota dolente, perdere almeno dieci chiletti. Le avventure di Crystal Palace continuano...

PROMOSSO

 

Alessandro Gioffrè

Arrogantissimo va a referto già alla sua prima apparizione ufficiale. L'apprendistato prosegue fino allo scoccare del 2006, quando inizia per il rookie un calvario d'infortuni che non permettono il giudizio sul suo contributo, che classifichiamo viceversa inestimabile nelle doppie vesti di Team Manager/Primo tifoso.

RIMANDATO IN EDUCAZIONE FISICA

 

Silvio Soldati

I massacranti turni di lavoro e qualche acciacco ne limitano la trasbordante carica agonistica. Dopo la trionfale stagione da "4" torna a giocare nella sua naturale posizione di ala ma, da giocatore d'istinti, non riesce a calarsi negli schemi di Coach S. e il suo minutaggio precipita. Va incontro così ad un periodo d'isteria polemica che finisce giusto in tempo per dimostrare che, dandogli un po' di fiducia, il suo contributo, anche di uomo spogliatoio, è sempre assicurato.

PROMOSSO

 

Enrico Soldati

Il Rookie dell'anno è arrivato a stagione in corso, portando una notevole carica di atletismo e una ancora maggiore di arroganza. Queste sue caratteristiche lo rendono adatto sia a giocare sotto sia a fare il Jolly come 3 difensivo. Sfortunato si frattura proprio quando iniziava ad integrarsi nella manovra corale. Frettolosamente votato da alcuni come MVP stagionale, perchè rimbalzista irreale e stoppatore famelico ma anche difensivamente falloso e con un tiro da ricostruire, il clone di Shawn Marion è indubbiamente degno di essere un Manipolo.

PROMOSSO

 

Andrea Latini

A dir poco contraddittoria la stagione di Capitan Hollywood: dopo l'indimenticabile 2005 nomina Franco Brusatin come successore, si mette al suo servizio allenandosi meticolosamente e dandogli una mano nella gestione di un gruppo che tiene e da cui è tenuto in palmo di mano. L'approccio giusto e il lavoro in Tana Delle Tigri, di cui è pensatore e realizzatore, regalano una Latinide tonica; i numeri e la qualità del gioco sono ampiamente da MVP. Nella difesa a trappole di Shadows, sguazza come un piranha assetato di palloni da recuperare e nella metà campo più congeniale, inanella prestazioni in doppia cifra, tirando spesso oltre l'ottanta per cento. Poi che succede: smette di allenarsi con continuità, tira male e difende peggio, disconosce il ruolo che lo aveva reso in gioventù il Magic Johnson bianco, fa lo sciopero del tiro, delegittima il Coach e infine trova come alibi un infortunio di cui non è chiara l'effettiva consistenza. Inverte nuovamente la rotta allenando nella finalina e candidandosi come Head-Coach per l'anno prossimo; dopo una settimana appoggia la riconferma di Shadows e giura fedeltà eterna al Manipolo. Nell'attesa di capirci qualcosa...

AMMESSO ALL'ESAME DI MATURITA'

 

Enrico Del Ninno

Quando gioca è garantito impegno, bestemmie e mestieranza. Però ennesima annata farlocca, si eclissa a metà stagione, ricompare per un attimo e poi lo si rivede per i saluti finali. Sarebbe da bocciare, ma che Manipolo è senza di lui!?!?!

RIPETENTE

 

Roberto Immucci

Parte della stagione l'ha trascorsa rendendosi utile come vice allenatore, impossibilitato dalla fastidiosa fascite ad esprimere la sua utilissima pallacanestro. Liberatosi dal giogo motorio ecco riapparire il vero Benoit: quel difensore in grado di mettere pressione folle all'avversario, quel palleggiatore capace di bruciare chiunque in velocità, quel tiratore devastante dai cinque metri, quel playmaker in grado di mettere ordine in campo, quel giocatore e quel Cantastorie di cui il Manipolo non può fare a meno.

PROMOSSO

 

Michele Benedetti

* Il PRESIDENTE con tutto Maiuscolo!! Se c'è un esempio di fede e attaccamento alla maglia, quello è il nostro MB! Non solo difensore dell'anno, anche Mr. 3 più 1 (anche se quell'uno non sempre veniva realizzato), anche trascinatore carismatico in ogni momento e luogo, anche arrogante da buon spirito Manipolo, anche il gran cuore che dimostrava di mettere in ogni cosa Manipola e ultimo ma non meno importante il Manipolo numero uno per la devozione dimostrata in campo, fuori, agli allenamenti, alle uscite e soprattutto al nostro meraviglioso sito! UN ESEMPIO!!!

** Il Presidente quest'anno, ripresosi dall'infortunio al ginocchio, riesce ad allenarsi fin dal primo giorno, risultando alla fine il più costante per presenza in palestra ed impegno profuso . Questo, associato ai duri allenamenti di Tana delle Tigri, gli dona uno stato di forma invidiabile che gli permette di guadagnare un posto importante nelle rotazioni di Coach S., anche se i più ritengono che a tratti, sia stato sotto-utilizzato. Si conferma uno dei migliori difensori del campionato e in attacco entra bene negli schemi di gioco, dimostrando di possedere una mano dalla lunga piuttosto affidabile. Si prendesse più tiri potrebbe puntare alla doppia cifra ad ogni gara, ma lui guarda altre statistiche e fa del lavoro sporco la sua missione. Impagabile il lavoro di "collante" svolto anche al di fuori della palestra, con la gestione del sito e l'organizzazione di attività Manipole che, si spera, richiameranno in futuro un maggior numero di partecipanti. PROMOSSO, ANCHE IN INFORMATICA!!!

*** Meriterebbe l'MVP solamente per la dedizione con cui ha seguito la squadra tutto l'anno, dentro e fuori dal campo. Tormentato da infortuni stenta a trovare il giusto minutaggio a causa delle limitate rotazioni di Coach Shadows. Quando c'è si sente: adrenalina e intensità difensiva in abbondanza, ma in attacco la fatica si sente e non trova le giuste misure. Cuore di leone. PROMOSSO CON COCCARDA

 

Andrea Mazzocato

Il Ciccio nazionale ha disputato due stagioni in una: nella prima ha giocato sull'ordine di una risicata sufficienza con qualche fiammata realizzativa, motivata perlopiù dalla sentita rivalità con questo piuttosto che con quell'avversario. L'espulsione subita, che lo rende in buona parte responsabile di quella sconfitta, gli da il "privilegio" di vedere il Manipolo capitolare in casa davanti ai suoi impotenti occhi. E qui comincia la sua seconda stagione 2005/06, perchè qualcosa di nuovo scatta in lui. Presente e motivato ogni allenamento, in partita è un trascinatore, finalmente si fa sentire in difesa e a rimbalzo come non capitava dalla sua stagione da rookie, in attacco non si accontenta più di tiretti buttandosi indietro, ma attacca il canestro con cattiveria e ferocia andandosi a prendere caterve di falli, di cui la metà non fischiati, che gli rendono viaggi in lunetta positivi grazie a parabole decenti. Il Manipolo forse ha un nuovo Leader.

PROMOSSO

 

Francesco Abatianni

Conferma e sottoscrive i progressi fatti nella stagione da rookie assoluto, lavorando tenacemente in palestra per colmare le sue lacune di gioco e dando un contributo tangibile ogni qualvolta gli era concesso scendere in campo, fosse per 30 minuti o per 30 secondi, fosse stanco, sano o monco. Un vero uomo di sport. Ha promesso che anche l'anno prossimo lo vedremo ulteriormente migliorato, ma è già adesso uno dei migliori rimbalzisti puri del campionato e questo, signori, non si insegna.

PROMOSSO

 

Mario Immucci

Avete presente quelli studenti che cazzeggiano per tutto l'anno, rischiando la bocciatura, per poi studiare giorno e notte durante l'ultimo mese di scuola, tirare su i voti ed essere promossi al fotofinish? Così, il Bruno del Coach, unico Manipolo ad allenarsi più in Tana Delle Tigri che sul campo di basket, durante la lunga Regular Season non è mai riuscito a dare continuità alle sue prestazioni, trovando, con un po' di allenamento, un ritmo decente solo sul finire dell'annata. Appare quindi molto generosa l'elezione nel primo quintetto, tuttavia i crediti maturati negli anni passati, permettono alla sua credibilità di uscire indenne anche da UNA stagione dispari.

PROMOSSO

 

Sergio Pilloni

Per una serie di motivi, il Karl Malone di "noi'altri", non ha potuto svolgere la sua terrificante preparazione atletica estiva, che lo aveva mantenuto in forma scintillante durante tutta l'annata del titolo. Il suo gioco è così mutato: basta quintetto? OK, Sesto Uomo dell'Anno; meno contropiede mancino? OK, più piastrellone; meno difesa a uomo? OK più difesa a zona. Nella batteria di lunghi più forte mai vista al PalaDinamis, l'anima spirituale, motivazionale e operaia del Manipolo è stata, come di consueto, una delle protagoniste stagionali. L'Elezione a Senatore a vita è solo una naturale conseguenza.

PROMOSSO

 

Dario Brusatin

Ingiustamente poco considerato negli Awards, in virtù di quella che secondo noi è stata, in campo e fuori, la sua miglior stagione in carriera. Non per i numeri, ma per il suo gioco mai così di squadra. Questa improvvisa maturazione è dovuta principalmente a due fattori: il campionato conquistato gli ha dato la consapevolezza che le vittorie di squadra hanno un sapore assai più dolce dei successi personali, ed ecco che la supremazia nei cannonieri ha assunto un significato perlopiù goliardico. Altro fattore da non sottovalutare è l'avvento in panchina del Papi, che ha saputo toccare le corde giuste per far rendere al meglio il suo bambino. L'odiatissimo, dai compagni, "Cherry Pick" riappariva solamente in pieno "Garbage Time" e anche se le Dariate offensive restano un patrimonio imprescindibile del bagaglio del giocatore, è soprattutto nell'approccio mentale difensivo che si è visto il cambiamento con la "C" maiuscola. Particolarmente impressionante la disciplina e la concentrazione che ha applicato all'interno della letale 3-2. Ad avvalorare la tesi fin qui esposta vale un dato per tutti; i momenti più difficili del campionato sono arrivati proprio in coincidenza con i due brutti infortuni del Bimbo nazionale. La devono pensare così anche i Senatori, visto che, nonostante l'anzianità di militanza, l'elezione nel Senato Manipolare sia arrivata solo oggi.

PROMOSSO

 

 

La vostra Madama Butterfly

 

   * by Matrix

   ** by Nemo

   *** by Da King

 

 


Sito ufficiale del mitico "Manipolo"
a cura dei Senatori

www.manipolo.it