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VI Carissime pecor(ell)ine del mio amato gregge, eccomi a voi dopo un lungo silenzio mistico di contemplazione e di innumerevoli invocazioni al… signore! La mia voglia di comunicarvi la gioia che sento per avervi ritrovato riempirebbe addirittura la bocca del Vescovo Andrea Bruno Ciccio Mazzocato! E proprio da lui dovrei partire, per dirne una… ah ma quante cose, quante avventure e quanti episodi tutti assieme… cerchiamo di andare con ordine. Sono tornato dopo lunga peregrinazione tra spersi eremi (il Collio friulano tra gli ultimi, e debbo rimarcare la pregevolezza dei vini a me forzatamente offerti dai fedeli in occasione di una certa liturgia furlana chiamata “cantine aperte”, ma non ho ancora ben capito il perché) e seggo sulla mia povera e umile e umida scranna papale nella ritrovata pace della mia residenza estiva di Castel Gaglioffo, sommerso di appunti che la mia pregevole scimmietta botolosa, il Piccolo Chierichetto Nero di M.XVI, il mio amabilissimo primate mononeuronale ha gentilmente pensato di annotare per tenermi costantemente aggiornato sulle facezie terrene e sulla miserrima mortal vita di là fuori, nel finito mondo esterno. Il primo foglietto che leggo dice:” bumba zumamba botswana gana…” e, no , il piccolo nanetto nero deve avere erroneamente mischiato la sua corrispondenza, probabilmente le solite lettere indirizzate alla famiglia… vediamone un altro: “il Manipolo ha trovato una nuova casa con il gruppo PLAYLIFE”; questa sì che è una notizia! Ma che bello, finalmente le mie amate pecor(ell)ine hanno finito il pellegrinaggio mesto e doloroso! La diaspora paesana ha avuto termine! Questi valorosi guerrieri, questi eroi innamorati della pallacanestro e del quinto tempo sono al riparo dalle lunghe unghie affilate di quella branchia di affamati lupetti paleocristiani travestiti da boy-scouts. Bene! Non se ne poteva più, e già i nostri erano stati superlativi nel gestire una stagione, l’ultima, da soli, senza alcun appoggio tranne quell’anima gentile del Beato Martinez, che già si annovera tra le schiere dei santi della Vera Fede. Spero, ed eseguo prontamente una maledizione all-inclusive, che il futuro Playlife sia roseo come la pancia di un maiale di .. Ostuni! Un abbraccio e un Grazie lungo un paio di eterni occorre dedicarli anche alle due sole persone (ma sono solo persone?) che oltre a Beato Martinez hanno permesso al plotone Manipolo di calcare ancora parquettes e postume birrerie: Hollywood Latini e Il Presidente, commoventi nella caparbietà e nell’amore verso questa piccola grande famiglia. Santi subito! E proseguiamo con le belle notizie: come già sopra citato, il mio amato vescovo riempie le prime pagine di tutti i giornali: le sue continue frequentazioni con il mio piccolo nano nero, che come si sa è imparentato con l’amico Milingo, lo hanno portato sulla medesima via: ad inizio anno il Vescovo mi ha chiesto udienza per avere da me il benestare per poter convolare a giuste nozze con la splendida Natascia; grande è stato il mio stupore, tanto che pensavo fosse impazzito del tutto, e gli ho prontamente chiesto se si ricordava con chi stava parlando … forse un attimo di confusione o, peggio, il vecchio pazzo deve essersi impossessato di lui, povera anima confusa … ho dovuto rinfrescargli la memoria rispiegandogli che la Vera Fede prevede e incoraggia il matrimonio nonché l’unione mistomare nelle forme più svariate, e che quindi sarei stato onorato di presiedere al suo matrimonio … maledetti ragazzi smemorati … Altre notizie che mi riempiono il cuore di gaiezza riguardano il continuo crescere della nostra meravigliosa famiglia: due nuove pecorelline si affacciano alla nostra finestra (nonché alla doccia di Cardinal Mestieranza), per essere accolte (nonché per accogliere il Cardinale): quel piccoletto di Carlo (papabile, e scusate il gioco di parole, come rookie Manipolo più alto e magro di sempre) e il giovane Francesco che in tempi da record è già stato inserito nel mio staff per meriti acquisiti con l’appellativo di Nunzio Francesco della Torre della Consolle. Benvenuti! Ma le novità proseguono: e leggo di una brava persona, brava e loquace (in maniera particolare durante le partite e i time-out…), giungere solingo come un cowboy all’appuntamento di mezzogiorno del presunto capezzale Manipolo e senza scomporsi, senza mai alzare la voce e senza mai cercare di forzare il già flebile equilibrio nervoso della squadra, riesce a guidare il Manipolo alle soglie della semifinale, a 1 punto dico 1 (direi volentieri qualcosa d’altro ma mi trattengo) dalla semifinale!!! Quindi il mio pensiero e la mia gratitudine, a nome del Manipolo tutto, non possono non andare che a Mister Renato Gambarotto. E per concludere un po’ di gossip clericale: dopo lo scisma terribile a cui la nostra comunità ha assistito poco tempo fa e che ha visto l’amata Suor Pamela allontanarsi dal gregge Manipolo lusingata dalle ingannevoli sirene di Padre Rombaldoni e di Frate Valente, comunico con gioia di avere personalmente maledetto l’unione lesbo tra lei e la dolce Marika… brave ragazze! Un unico avvertimento, piccola Marika: non andare sul sito www.manipolo.it, alla Gazzetta Dello Sportello 2008-09, potresti drammaticamente renderti conto all’istante di quale Maddalena ti sei portata in casa... (e col Cardinal Mestieranza se ne riparla privatamente in sacrestia…).
Così è scritto. Vostro M.XVI
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www.manipolo.it |