1) Come, dove e quando hai iniziato a giocare? Basket Treviso 6 anni e molta paura della palla.

2) Cosa sei tu nel "Manipolo"? L'ultimo arrivato che ci metterà sempre il cuore.

3) Qual è il gesto tecnico che ti piace più fare? Mi piacerebbe schiacciare in contropiede, mi è piaciuta la mia prima entrata alla Ginobili ma mi sono distrutto un adduttore, la tripla sugli scarichi, tenere l'uno contro uno del loro migliore attaccante, uno sfondamento, il passaggio che mette in ritmo il tuo compagno con 4 metri di spazio, mi piace tutto.

4) Il tuo sogno cestistico? Vivere di basket, uno stipendio derivante dal giocare...

5) Raccontaci qual è stato l'episodio di gioco, di cui sei stato protagonista, che ricordi meglio. I dieci anni di astinenza non mi fanno ricordare nulla di memorabile, è una cosa estremamente triste.

6) Con quale allenatore ti sei trovato meglio e peggio nella tua carriera? Ne ho due di coach preferiti: Francesco Benedetti che mi ha fatto capire tutti gli aspetti del basket, e Nico ma non ricordo il cognome che mi ha fatto capire che potevo anche attaccare l'avversario.

7) Chi è il tuo idolo nel basket? Di idoli ne ho tanti tantissimi tra NBA ed Europa, su tutti Nicola e Garbajosa perché li ho vissuti al Palaverde.

8) Il più e il meno simpatico dei giocatori, compagni o avversari? Il meno simpatico si chiama Filippo Sartor, era mio compagno al Basket Treviso 15-16 anni fa, non sopportavo come si comportava in generale, nella vita di tutti i giorni un bon fiol... considero tutti gli altri simpatici.

9) Qual è il giocatore + forte contro cui hai giocato? Probabilmente uno sloveno slavo lituano o croato di una tournée a Zagabria con la Benetton, prendetene uno a caso e di sicuro era sotto qualche aspetto il più forte mai affrontato. Giovanili dello Zalgiris, Olimpija Lubiana, Zadar, Krka...

10) Dove giocheresti se non fossi un "Manipolo"? Non credo che giocherei.

OGNI RIFERIMENTO A FATTI, PERSONE O LUOGHI REALMENTE ESISTENTI, E' DI CARATTERE PURAMENTE GOLIARDICO.