1) Come, dove e quando hai iniziato a giocare? Attirato da un gioco veloce e dinamico, al "Frescada Basket" all'età di 8 anni.

2) Cosa sei tu nel "Manipolo"? Un giovane, vecchio nell'aspetto e nell'esperienza, pronto ad aiutare il "Manipolo".

 3) Qual è il gesto tecnico che ti piace più fare? Come singolo gesto tecnico l'assist, dopo la minuziosa impostazione dell'azione.

 4) Il tuo sogno cestistico? Avere più centimetri a disposizione.

 5) Raccontaci qual è stato l'episodio di gioco, di cui sei stato protagonista, che ricordi meglio. Partita in Ghirada a 14 anni contro la decrepita "Att. Mot. La Torre", risultato finale 204-9, bottino finale personale di 38 punti, realizzando sia il 100° che il 200° punto ho successivamente dovuto portare una quantità indescrivibile di paste.

 6) Con quale allenatore ti sei trovato meglio e peggio nella tua carriera? Il migliore sicuramente Marco Andreazza nelle giovanili Benetton, il peggiore l'unico con il quale ho avuto problemi, Valter Battaglia.

 7) Chi è il tuo idolo nel basket? Dopo aver pensato a tantissimi giocatori che mi hanno ispirato negli anni credo che il più importante sia stato Jason Williams.

 8) Il più e il meno simpatico dei giocatori, compagni o avversari? Visto il poco tempo in veste Manipolo non riesco ad indicare l'antipatico, come più simpatico indico il Ciccio e le uscite di Carletto.

 9) Qual è il giocatore + forte contro cui hai giocato? Come divario tecnico sicuramente Fabio Lovatti, che in una partita delle giovanili ha realizzato 86 punti marcato da 3 giocatori contemporaneamente.

 10) Dove giocheresti se non fossi un "Manipolo"? Oltre oceano o da nessun'altra parte.

OGNI RIFERIMENTO A FATTI, PERSONE O LUOGHI REALMENTE ESISTENTI, E' DI CARATTERE PURAMENTE GOLIARDICO.