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D: Dieci anni di Presidenza e... R: Tanto prestigio, molto lavoro e rare soddisfazioni. D: Come è messo il Manipolo? R: Credo all'inizio di un inevitabile ricambio generazionale. D: Rivoluzione? R: No, integrazione. D: Integrare i giovani nei vecchi o i vecchi nei giovani? R: Vedremo. D: Ma cos'ha di tanto speciale sto Manipolo? R: Siamo una franchigia professionistica calata in una realtà semi-amatoriale con propria storia, leggi, tradizioni, riti, usi, costumi e... religione! D: Il momento più bello dei 10 anni? R: In stile sito: "on court" l'Anello CSI, "off court" il mio Matrimonio Manipolo. D: Anche tante delusioni, vero? R: Sportivamente è indubbio, negli anni della mia "reggenza" gli episodi spesso ci hanno condannato: il tecnico a Shadows e i liberi di Muzu nella nostra prima semifinale in CSI, le sciagurate rimesse del Predicoach e la palla persa di Marione l'anno dopo, la buffonata di Ciccio Vianini che mi torna in mente ogni volta che qualcuno mi chiede di tornare a giocare in CSI, l'incompiuta rimonta a Cornuda nell'anno del quinto posto… però nulla brucia come la semifinale 2009 persa al supplementare con i liberi a tempo scaduto …è una ferita ancora aperta. D: Oggi festeggiate ma 2 anni fa quando eravate poveri ve la siete vista bruttina? R: Eh, quando "gli amici" della Dinamis ci hanno negato la palestra siamo stati ad un passo dall'estinzione. Poi è arrivato San Latini Playlife... D: A proposito del Capitano, Hollywood allenatore vi ha motivato ed è stato quello che ha fatto i risultati, ma cosa ci dici delle altre guide tecniche? R: Il Predicoach ha dei demeriti ma ha anche il sicuro merito d'averci spiegato come coinvolgere tutti nel gioco e individualmente a prendersi le proprie iniziative e responsabilità. Shadows un Guru, c'ha insegnato a giocare a pallacanestro e poi c'ha portato Renato, che se è ancora in carica ci sarà un motivo... D: In alcune occasioni ti sei trovato volente o nolente allenatore, non ti è mai venuta voglia... R: Mia opinione: meglio fare una cosa bene che tante male. Se smetto di giocare chissà... D: Cosa rimpiangi? R: Le serate da Gigi… le gambe di dieci anni fa; con quello che sappiamo fare adesso non ce ne sarebbe per nessuno! D: Il prossimo Senatore eletto? R: Nessuno, 5 sono e 5 restano! D: E se uno si ritira? R: Il Cardinale e subito dietro il Messicano. D: Chi non sarà mai Senatore? R: Ovvio, Ciccio Trevizoi. D: L'ex Manipolo che ti manca di più? R: Umanamente Nemo, tecnicamente Prima Donna Immucci. D: Entrambi ex per scelta "geografica" ma non c'è amarezza per altri abbandoni? R: So dove vuoi arrivare. Sai, Silvio e Mario sono stati costretti a lasciarci, in tutti gli altri casi il singolo fa le sue scelte e il gruppo reagisce di conseguenza. In questi anni ho dovuto farmi ambasciatore di decisioni spesso non mie di cui ho pagato le conseguenze in prima persona mentre i veri promotori passavano da amiconi, mi piacerebbe togliermi qualche sassolino dalla scarpa…. D: Facciamolo! R: Inutile rivangare storie morte e sepolte… con una persona a cui tenevo però l’ho fatto, tant’è che era rientrato… per poi essere fagocitato da figli e lavoro... ma l'ho già precettato per settembre! D: La scommessa vinta? R: L’avventura in Prima Divisione. D: La scommessa persa? R: The Big Sleep. Aveva tutto, talento, fisico... Ricordo un suo 7/7 da 3 alle Bindoni. D: Chi non vorresti in maglia Manipolo? R: Tutti quei giocatori che mettono il proprio ego davanti al concetto di squadra cioè al significato più profondo e puro del termine "Manipolo". D: Chi vorresti in maglia Manipolo? R: Il mio playmaker n.7 che mi guarda da lassù. D: Un pronostico per l'MVP 2011? R: Se le cose vanno come spero un rookie. D: Mai pensato di mollare? R: Da giocatore un paio di volte, da Presidente mai. D: Molleresti il Manipolo se? R: Venisse e mancare lo zoccolo duro. |
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